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  • Writer's pictureMarta

#ECOpills – plastica usa e getta e dove trovarla – Episodio 1

Se anche tu come prima mossa contro un oceano pieno di plastica ti sei sentito in dovere di comprarti una cannuccia di legno o metallo non ti preoccupare, ci siamo passati tutti, o perlomeno, ci sono passata io. L’irrefrenabile impulso di buttare tutte le cannucce di plastica che avevo in credenza è stato interrotto da un piccolissimo dettaglio: non possedevo alcuna cannuccia.

Perché alla fine per riuscire a bere non mi era mai servita.

Questo solo per dire che alcune volte ci focalizziamo su dei dettagli e che la lotta alle cannucce è un’importante parte, ma appunto, è solo una parte del problema. Non sto sminuendo il problema, soprattutto dopo aver visitato gli Stati Uniti in primavera dello scorso anno, ho potuto vedere con i miei occhi che l’uso delle cannucce lì è fuori controllo: bar, ristoranti, pasticcerie, birrerie, paninerie, al supermercato, non importa dove tu vada, se ordini da bere arriverà un bicchiere con una cannuccia dentro. Pare che l’americano medio non riesca a bere senza una cannuccia. E’ stata in quell’occasione che ho realizzato che io di cannucce non ne usavo. Comunque, per amor di trasparenza, due cannucce in bamboo me le sono comprate, perché sentivo il bisogno di essere preparata ad ogni evenienza (ah, il marketing!).

Cannucce a parte, dove possiamo trovare questa plastica usa e getta? Più o meno OVUNQUE, ma da qualche parte dovrò iniziare.


I saponi

Il tuo shampoo? Il detersivo per i panni? Il detersivo per i piatti? Senza dimenticare quello per lavare il pavimento. Il bagnoschiuma? E il sapone per le mani? E quello per il viso? E quello per l’intimo? E le creme, cremette e cremine?

La domanda che sorge spontanea è: ma quanti cavolo di tipi di sapone usiamo? Ma cerchiamo di rimanere in tema: qualunque sia il numero, sono tutti contenuti in bei flaconi infiocchettati di plastica. E non importa quante volte userai lo shampoo o chi per lui, quel flacone è con tutto diritto un single-use.

Sembrerà un consumo di plastica inevitabile ma non lo è, si può fare di meglio insomma.

Avete tre soluzioni: i saponi solidi, il sistema delle ricarichee quello del refill.

Il più grande consiglio che posso darti è quello di comprare da aziende che hanno a cuore il problema, alcune aziende, ad esempio, stanno finalmente usando packaging creato con plastica riciclata eliminando l’imballaggio.

In forma solida ormai si trova di tutto: dalle creme, agli oli per il viso, i deodoranti, shampoo e balsamo, per non dimenticare la buon vecchia saponetta!

Le ricariche sono qualcosa che ho sempre conosciuto e di cui abbiamo sempre usufruito in famiglia. La Coop (NO collab, purtroppo non frequentando altri supermercati non so dirvi se questo servizio sia ubiquitario o meno, ma se hai notizie scrivimi e aggiornerò l’articolo) offre da anni la possibilità di comprare il loro bagnoschiuma o sapone per intimo in ricariche da un litro con cui potete riempire più volte i vostri vecchi flaconi riducendo il consumo di plastica del 70% e riducendo di conseguenza la massa dei rifiuti.

Negli ultimi anni sono stati aggiunti anche i dispenser per il detersivo per i piatti, qui, come in tutti i sistemi di refill la riduzione è del 100%: ti compri il tuo bottiglione da un litro, ci appiccichi il francobollino e, tutte le volte che lo finisci per riempire il dispenser di casa, puoi riportarlo in negozio, riempirlo, e pagare solo il peso del detersivo. E considerando che la plastica è più o meno per sempre, il flacone ti durerà tutta la vita, lo lascerai in eredità ai nipoti (inisieme all’amore per questo pianeta si spera)!

E vorrei aggiungere una piccola nota, essendo della linea Vivi Verde i tensioattivi sono anche biodegradabili, cosa vuoi di più?

Questo era per dirti che non devi andare tanto lontano per trovare soluzioni più green.

Se vuoi andare più in profondità con il vostro cambiamento ci sono negozi packaging free che potranno fornirti ogni tipo di sapone con sistema di refill. Porti il tuo contenitore/dispenser (o il primo lo compri in negozio) e potrai riempirlo con sapone per il bucato o per il pavimento, con lo sgrassa tutto o con lo shampoo per i capelli. A Firenze vi segnalo Solo Peso Netto in zona Careggi, a Milano invece Negozio Leggero che spedisce anche online quindi no scuse!

Per la cosmesi vi consiglio anche LUSH (NO collab) che a Milano ha aperto un negozio packaging free ma che in tutti i punti vendita offre prodotti di ogni tipo in versione solida eliminando ogni tipo di plastica.


Il cibo

Pasta, Legumi, i cereali per la nostra colazione, le spezie, il caffè o gli infusi, le caramelle, il cibo per i nostri animali hanno tutti una cosa in comune: sono impacchettati in plastica.

Per questi prodotti ti rimando a quanto detto sopra, sono convinta che se scrivi nella barra di ricerca di Google ‘negozio senza packaging’ troverete qualcosa anche nella vostra città. Questi negozi vendono sfuso di tutto e di più, non solo ti permetterà di ridurre la plastica ma anche di sperimentare paste, legumi e spezie che non avresti avuto il coraggio di comprare a chili! Quando posso io porto tutti i miei vari barattoli ad essere riempiti ed è proprio una bella sensazione.

Frutta e verdura può essere venduta in sacchetti o essere incellofanata (PERCHÉ?), ti consiglio quindi di comprare sempre la frutta sfusa invece che quella in sacchetto, così come la verdura.

Molti negozi ormai hanno i sacchetti compostabili in cui mettere frutta e verdura, se il tuo mercato o supermercato non li avesse portati i tuoi sacchetti o reti riutilizzabili che si trovano un po’ ovunque ormai, vi segnalo un negozietto online che si chiama Friendly Shop (NO collab) perché conoscendo il brand (ma loro non conoscono me) sono sicura che i loro prodotti siano stati fatti nel rispetto dei lavoratori e dell’ambiente; ha di tutto, mi ringrazi dopo.

Se non ti ho convinto e comprerai in sacchetto allora ti consiglio di comprare in grande quantità (ad esempio un chilo di legumi) perché per quattro sacchetti da 250g viene usata più plastica di quella per produrre una confezione da 1kg. Capita anche a me qualche volta, facciamo del nostro meglio, ma siamo umani.

La carne è venduta il confezioni di polistirolo e cellofan in tutti i supermercati, sicuramente dal macellaio questo consumo di plastica è ridotto, ma da brava vegana vi consiglio di ridurne l’uso perché, ne parlerò più avanti, ma la plastica che la contiene è l’ultima goccia di un gigantesco vaso che porta il nome di ‘impatto ambientale’. Stesso discorso vale per latte e derivati.

In generale tutti i prodotti confezionati, sono contenuti (confezionati) in plastica, non ho ancora una soluzione se non quella di evitare di comprare cibi pronti. In ogni caso trovo che sia sempre meglio sapere cosa hai nel piatto, plastica o meno!


Direi che per oggi può bastare, sennò ti sfracagno le scatole, diciamo che questo è l’episodio 1 e che ce ne saranno altri! Ci aggiorniamo alla prossima puntata (sognavo di poterlo dire, scusate)!


Baci green,

Marta


Ps: Se hai consigli o altre idee fammele sapere nei commenti!

Ah no, dimenticavo che sono così schiappa che non sono riuscita a metterti il box newsletter e login con una maledetta scheda per la privacy nel blog (CERCASI qualcuno in grado di aiutarmi!)

Vabbè fatemi sapere se vi è piaciuto su Ig!

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